L’intelligenza della mano

Nell’esprimere idee, concetti, strategie non possiamo esimerci dall’utilizzare le mani.

Volendoci sentire sempre più legittimati a sedere a tavoli di importanza superiore, noi grafici (categoria alla quale sono sempre fiero di appartenere) abbiamo preso a definirci visual designer, brand designer, brand consultant… Il nostro però resta un ‘mestiere’ con un forte radicamento nella propria matrice artigianale. Pertanto resta centrale l’utilizzo della mano come strumento tecnico avanzato e capace, attraverso le sue articolazioni complesse, di trasformare un’idea in un segno.

La mano è per il designer la prima interfaccia fondamentale ad esternare idee e intuizioni che poi vengono ‘registrate’ vergando un foglio con della grafite o una tavoletta grafica con un sensore. La mano è lo strumento più sofisticato, il primo che adoperiamo nel produrre la sintesi dell’idea.

Prima ancora di tradurre i concetti in segni, le nostre mani ci aiutano a rafforzare il pensiero e l’elaborazione cognitiva mediante il nostro gesticolare. Nell’esprimere idee, concetti, strategie non possiamo esimerci dall’utilizzare le mani. L’uso dei gesti attiva neurotrasmettitori fondamentali per la memoria. Non a caso noi italiani abbiamo sviluppato assieme alla nostra grande capacità retorica, un repertorio di gesti caratterizzanti (quasi fosse un nostro brand) che già Munari aveva raccolto nel suo celebre Supplemento al dizionario italiano.

Gianfranco

CBA Insights Intelligenza della mano 02

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