Dall’introduzione nel 2012 dei detersivi in capsule sino alla fine del 2013, 17.000 bimbi sotto i 6 anni hanno ingerito, inalato o si sono spruzzati negli occhi il detersivo contenuto nelle capsule stesse:
I packaging attuali dei detersivi monodose hanno linee accattivanti, consistenze morbide, dimensioni ridotte e colori sgargianti, esattamente come i giocattoli o i dolci. È questo che ha attratto centinaia di bambini ed è questo che ci ha portato ad elaborare, partendo da 3 concetti molto semplici, delle soluzioni di packaging che li allontanino dal contatto con le capsule.
Non mi piace
- I bambini mangiano le capsule perché sembrano caramelle.
- I bambini non mangiano le verdure.
- Qual è la verdura più disgustosa per un bambino?
I bambini non mangeranno le capsule a forma di broccolo.
Non mi interessa
- I bambini sono attratti dai colori ma ignorano gli oggetti neutri e banali.
- I bambini ignoreranno capsule a forma di semplici fogli grigi.
- I bambini hanno le mani piccole.
Capsule grandi, legate in fogli a strappo saranno più difficili da manipolare e da ingerire.
Non lo vedo
- I bambini afferrano in un attimo tutto ciò che è alla loro portata.
- Se le capsule restano nelle mani della mamma il bambino è al sicuro.
Un dispenser monodose proteggerà il prodotto dalla vista e dal gioco del bambino.
Diverse associazioni americane a tutela dei minori hanno invitato i produttori di detersivi in capsule a rivedere il design dei propri prodotti, ritenendo che la radice di questo problema risieda nell’aspetto dei prodotti stessi.
Attraverso questa provocazione vogliamo stimolare il dialogo e la ricerca di soluzioni, perché siamo convinti che il buonsenso, una maggiore attenzione e una consapevole progettazione del packaging, possano aiutare a ridurre il numero di incidenti domestici che coinvolgono i bambini.
Tu invece che ne pensi? Partecipa postando le tue idee sui nostri profili Twitter, Google+ oppure Linkedin attraverso l’hashtag #SafePods.